Chi sono
Sono un viaggiatore, un ottimista e un narratore
Eccomi!
Mi chiamo Alessandro Oreglia (ma potete chiamarmi semplicemente Ale) e sono uno story-teller: creo racconti utilizzando la fotografia come linguaggio. Adoro fotografare i matrimoni, coglierne le emozioni e lavorare sull'aspetto creativo. Ma mi annoiano i matrimoni “classici”: ho bisogno di stimoli continui e mi diverto a confrontarmi con realtà sempre diverse e situazioni insolite per cui ho deciso di focalizzarmi sui matrimoni inusuali e curiosi.
La mia vita zippata:
Abito e lavoro a Dronero, in provincia di Cuneo. Sono sposato e padre di due bimbi: Edoardo e Diletta.
Nasco nel lontano 1977 ma in passato la mia passione fotografica era annegata in mezzo a tutti gli altri miei innumerevoli interessi.
Perché sono fatto così: la curiosità mi porta a diventare un esploratore di quelli che io chiamo i "mondi". Ad esempio il mondo del motociclismo, quello del teatro, quello della nautica, della musica o di quant'altro.. ogni mondo ha le sue regole, i suoi simboli e il suo gergo.
Ad un certo punto ho deciso di immergermi a fondo nella fotografia che ho voluto approfondire...ed ho scoperto che alla fine questo è l'universo che mi appassiona di più perché riesce a racchiudere tutti gli altri "mondi". Insomma: eccomi qui!
Il mio soggetto preferito sono le persone: mi piace interagire con loro, metterle a proprio agio mentre scatto e soprattutto vedere le loro espressioni meravigliate quando poi si rivedono nei miei lavori
Do il benvenuto a tutti quelli che sono approdati su questa pagina e sono sempre disponibile per fare quattro chiacchierate sulla fotografia, confrontarmi su qualche vostra pazza idea matrimoniale o anche solo per un cappuccino!
Anzi: contattatemi!

Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
L’importante non è la fotocamera, ma l’occhio.
A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento.
Una fotografia è un segreto intorno a un segreto: più rivela e meno lascia capire.
Non c’è niente di peggio di un’immagine nitida di un concetto sfuocato.
Non mi sono mai chiesto perché scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere. È pura follia.
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.